Recensioni



Video-recensione di Marta Lock
MATRI’ – MAURO TRINCANATO
MOBILITA’, SOGNO E BIOLOGIA IMPROBABILE
“ il mondo è tutto ciò che accade, il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose.
così scriveva ludwig wittgenstein all’inizio del “tractatus logicus – philosophicus”, e matrì, forse
non sapendolo, l’ha sempre saputo.
è il movimento che crea la realtà e il movimento può trasformarsi in movenza, quasi fosse un passo
di danza, per renderci un po’ più gradevole la realtà che ci circonda.
non solo negli eventi che interessano le cose, ma anche in quelli che riguardano il sogno, la fantasia.
e allora vediamo un omaggio a monet, che con movimenti più piccoli potrebbe essere un omaggio a
seraut, o che con movimenti più morbidi potrebbe essere un omaggio a renoir.
è questo il sogno, il sogno che ci aiuta a sopravvivere, ma la vita “confessa, che cos’è la vita ? è
l’ombra di un sogno fuggente …”, cantava il menestrello jauffrè rudel nella bella traduzione del carducci.
la vita è anche biologia.
ed ecco trovarci di fronte a strutture di dna molto improbabili che matrì ci sa proporre; colori che
nessun mezzo di contrasto ci permette di vedere al microscopio, cellule che non esistono e che forse
vorremmo tutti avere e, dato che siam vivi, ci serve anche una casa.
ma dato che siamo frutto di una biologia improbabile possiamo ambientarci benissimo in quelle
urbanistiche improbabili che l’artista ci propone.
1 giugno 2003
prof. Giancarlo Mariani